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I RAGAZZI DI VIA BUONARROTI 29
12 aprile 2018 — Cgil Roma e Lazio — Sala Fredda - Via Buonarroti 12

10,15   saluto di apertura Francesca Re David - Segr. Gen. Fiom Nazionale
10,30   relazione introduttiva Fabrizio Potetti - Segr. Gen. Fiom Roma e Lazio
10,45   intervento Fabrizio De Sanctis - Presidente ANPI - Roma
11,00   Video Booktrailer "I Ragazzi di Via Buonarroti" - Una Storia della Resistenza
11,15   Intervento Vera Michelin Salomon - Presidente onorario ANED
11,30   Intervento Massimo Sestili - autore del libro " i Ragazzi di via Buonarroti 29 "
11,45   Saluto della Regione Lazio 12,00 saluto del Comune di Roma (da confermare)
12,15   Saluti Ernesto Rocchi - Segr. Gen. Spi Cgil Roma e Lazio e Saluti delle Categorie della Cgil Roma e Lazio e delle Associazioni Studentesche
13,00   Conclusioni Michele Azzola - Segr. Gen. Cgil Roma e Lazio Coordina i lavori Tina Balì della segreteria della Cgil di Roma e Lazio

 

 i ragazzi di via buonarroti 29 persone
Intervento di Ernesto Rocchi
Iniziativa su Antifascismo e Resistenza “I RAGAZZI DI VIA BUONARROTI 29”

 

VERSO IL 25 APRILE

Grazie per questa iniziativa e per questa storia della Resistenza.
La storia di cinque ragazzi e ragazze, la storia di Paolo Petrucci. Un grande poeta, Eugenio Montale, affrontando il tema della memoria , affermava che essa non deve funghire su se stessa.
Funghire è quindi riferito ad una memoria che non è attiva, che non si misura con la contemporaneità che viviamo.
Che non si rappresenta. Noi dobbiamo tenere la memoria, perché ci serve e perché ci aiuta. Ci aiuta contro la indifferenza, l’ignoranza, la superficialità.
E oggi c’è ancora troppo silenzio e troppa indifferenza.
C’è un pericolo in questa Europa e in questo nostro Paese, lo affermava Carla Nespolo nella manifestazione di Piazza del Popolo – contro il Fascismo e contro il razzismo.
Questo pericolo dobbiamo contrastarlo e combatterlo sempre.
Non solo per chi, come Paolo Petrucci e i suoi compagni ha lottato, ma per noi stessi.
E per chi verrà dopo di noi.
Il 25 aprile è vicino e il 2 giugno e sarà il 70° della Costituzione.
L’inizio della Costituzione di un percorso collettivo di diritti e di doveri.
“Non c’è niente da scavare, nessuna ricetta da scrivere, nessun programma risolutore.”
Tutto è già nella Costituzione. Bisogna amarla e applicarla.
Contro odio, razzismo e guerre.
Con una idea di stare insieme, perché razzismo e fascismo vogliono introdurre la guerra odiosa, anche oggi, dello scontro di chi è povero con chi è ancora più povero.
Alzando muri.
Per questo dobbiamo tener cura della memoria.
E per questo è importante lo sforzo che la Cgil di Roma e del Lazio sta facendo per un 25 aprile a Roma di tutti e di tutte, con una iniziativa importante, insieme all’ANPI e alla comunità ebraica, che superi uno stato di fatto negativo che pesa da molto tempo su questa città, che non merita manifestazioni separate.
Aver cura della memoria è il compito con la contrattazione sociale e la cura dei diritti individuali che lo Spi Cgil esercita con tante iniziative nelle scuole e nel rapporto fra le generazioni. Con il presidio del territorio e con la idea di essere agitatori sociali nelle periferie della geografia di Roma e del Lazio per rispondere alle esigenze delle persone in carne ed ossa: di chi è anziano, di che è solo, di chi ha bisogno. Questa l’idea di reinsediamento sociale che porteremo al congresso della Cgil. Senza memoria non c’è futuro.
Oggi, grazie alla Fiom, all’ANPI, alla Cgil parliamo di una strada della Capitale che ci è cara.
Perché è da sempre la strada della Cgil in questa città. La strada del sindacato dei diritti e della solidarietà.
Parliamo e onoriamo la memoria di un ragazzo di 26 anni che aveva il valore della libertà e che dopo VIA TASSO è alle FOSSE ARTEATINE, ma che continua a parlare e a parlarci di quel valore di libertà che si collega sempre al valore della giustizia sociale e della uguaglianza.