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25 Novembre
Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne

Come ogni anno abbiamo assistito al susseguirsi, senza soluzione di continuità ad annunci di violenze brutali contro le donne e allo stillicidio dei femminicidi il cui numero si attesta come lo scorso anno con oltre 100 vittime, dati rilevati da gennaio a fine ottobre.
Aumentano i reati di violenza sessuale quale manifesto fenomeno della pervicace e radicata cultura maschilista e patriarcale.
Ma soprattutto la violenza sulle donne rappresenta un fallimento della società, che non è riuscita ad accettare una visione paritaria dei rapporti e ha contrastato il percorso di liberazione che le donne hanno intrapreso in questo secolo.
Il percorso di liberazione non è lineare ne costante, perché si intreccia con le diverse declinazioni della subordinazione, ha dovuto superare pesanti interdizioni legali, sociali, in sostanza barriere di ogni tipo.
Arrivare alla effettiva parità vuol dire abbattere le diverse declinazioni delle disuguaglianze partendo dall'accettazione delle differenze e in questa ottica si debbono contrastare le gerarchie sedimentate dei modelli e affrontare i diversi segmenti di oppressione che di intersecano nell'esistenza di ognun@.
Ecco perché si parla di femminismo intersezionale.
Per prevenire la violenza maschile contro le donne è necessario sconfiggere la cultura che la genera.
Dobbiamo dare VOCE e OPPORTUNITÀ alle donne che non ce l'hanno, coinvolgendo nel cammino di emancipazione e di "salvezza" trasversalmente donne di ogni età e condizione sociale e materiale non dimenticando le anziane e le donne con disabilità e ancora, le persone con diversi orientamenti e identità.
Dobbiamo lavorare insieme per moltiplicare i luoghi di tutela, di cura, di ascolto di difesa e liberazione accessibili a tutt@ .
Anche se è aumentato il numero delle donne che chiedono aiuto e denunciano, il percorso ancora è lungo e tortuoso.
Noi ci siamo, crediamo nella rete e nella forza delle donne, nella sorellanza e nella energia creatrice delle nuove generazioni.
Scendiamo in piazza, domani, tutt@ insieme.
Se si muovono le donne si muove il mondo.
Partecipiamo alla manifestazione indetta per sabato 23 novembre a Roma di Non una di Meno.

Il corteo partirà da Piazzale Ostiense alle 15.00.
Le Donne dello Spi Cgil Roma e Lazio

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